Finché il Nuoto Sincronizzato non sarà aperto anche ai maschi, non sarà uno sport a tutti gli effetti. Ogni sport è patrimonio dell'umanità, e come tale non può precludersi ai maschi o alle femmine, nè ai ricchi oppure ai poveri. E il regolamento del CONI parla chiaro: uno sport che contravviene a queste caratteristiche deve essere escluso dalle manifestazioni olimpioniche, perché ne contraddirebbe lo spirito di universalità e di fratellanza.
Sottolineo che non si tratta di opinioni, ma di regolamento ufficiale delle Olimpiadi moderne, che sussistono in base allo spirito conferitogli dal suo fondatore. Quello che potrebbe succedere al Sincronizzato è già accaduto, per esempio alla Boxe: è stata riconosciuta la boxe femminile, pena l'esclusione di quella maschile.
SyncDifferent oggi è una squadra amatoriale, ma è ovvio che non per questo ritiene ragionevole e sensato vedere precluse a priori le proprie possibilità sportive. Tuttavia, stando così le cose, la nostra squadra non ha nulla da rivendicare, nè cerca battaglie da affrontare. Lo sport non si rivendica: lo si vive, con impegno e divertimento. E oggi, grazie a SyncDifferent, una squadra di Syncro maschile esiste, finalmente, anche in Italia.
martedì, aprile 17, 2007
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