martedì, aprile 17, 2007

Sport e sessualità nei media

Una discreta risonanza è stata data alla stampa per l'evento AQUAROMAE. Su la Repubblica sono uscite delle foto molto interessanti che vi consiglio di visitare. Un bell'articolo è andato in onda anche sul Tg regionale di Rai3 Lazio.
In tutto questo parlare dell'evento, si possono instaurare dei toni di comunicazione errati della stampa, che spesso sacrifica l'esatteza delle informazioni a vantaggio loro visibilità e attrattività. SyncDifferent è una squadra di nuoto maschile, il cui obiettivo principale è quello di allenarsi, imparare sempre meglio la tecnica del Nuoto Sincronizzato (pur con i limiti di un impegno intenso, ma pur sempre amatoriale), divertendosi e cercando di condividere con il pubblico il senso e l'esito del loro impegno.
Siamo maschi e siamo sportivi: tutto qua. Troppo spesso, e per motivi sempre strumentali, la stampa sottolinea il fatto che i componenti del gruppo sono tutti gay. E viene detto anche quando questo potrebbe non essere esattamente vero. Certo non stiamo a nascondere la nostra identità sessuale. Nessuno lo farebbe. Tuttavia non è l'identità sessuale degli atleti che identifica o caratterizza la nostra squadra.
Il punto è che lo sport non si esprime nella sessualità o nell'affettività delle persone. E così pure il nostro impegno in acqua.
Detto questo, resta il fatto che siamo stati ben lieti di inaugurare la nostra attività proprio in un torneo che si propone di dare visibilità alle persone GLBT nel mondo dello sport: non potevamo avere battesimo migliore di AQUAROMAE.

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