domenica, settembre 16, 2007

Danzare nell'acqua... ascoltando musica

Questa è la cosa più bella del nuoto sincronizzato: danzare nell'acqua ascoltando musica. Ma il problema, appunto, è che non abbiamo un amplificatore subacqueo, che ha un costo di qualche migliaia di euro. Allora cosa fare?
Poco tempo fa ho acquistato un i-Pod nano. E allora, cercando su internet, ho visto che esistono degli "scafandri" omologati per l'i-Pod, proprio per andare sotto l'acqua e ascoltare la musica!

L'ho preso! Ci ho pensato un po' perché alla fine vanno via 100 euro tra scafandro, cuffie e banda al braccio. Ho contattato prima la ditta produttrice americana, H20: fanno spedizioni all'estero, anche in breve tempo, ma a giugno la custodia del Nano era terminata. Allora ho contattato il distributore per l'Italia, Hellatron. La quale, però non fa vendita in dettaglio. Però mi ha dato il contatto di un rivenditore veneto, games&Co. Trattandosi di un negozio di giocattoli, all'inizio ho storto il naso. Infatti temevo una bufala.
Ma proprio per questo ho deciso di scrivere questo post: sono stati gentilissimi quando gli ho richiesto un sacco di informazioni sul prodotto. E la spedizione è stata velocissima, due giorni.
Per non parlare del prezzo: lo stesso che fanno in america. Mentre, se cercate questo prodotto in giro per internet, troverete prezzi raddoppiati. Quindi, ho voluto semplicemente riferire la mia espeirenza positiva con Games&Co, perché se lo meritano.

Ma veniamo a noi. Com'è l'esperienza di andare in una piscina con questo aggeggio? Premetto, ci sono stato anche al mare. All'inzio ti sembra di essere un po' robocop. Ma poi ci fai l'abitudine, e pensi che magari tra un anno o due, tutti avranno con sè il loro i-pod per nuotare.
Solo che io ci faccio sincro! E qui sta la differenza!
Una sola premessa: è ovvio che, pur essendo le cuffie subacquee, la qualità della musica non + paragonabile a quella del tuo stereo mentre stai sdraiato sul divano. A volte entra l'acqua, e il volume si abbassa drasticamente. Ma che volete. Forse la prima volta c'è stata una piccola deluzione. Poi, comunque, ho capito che l apossibilità di poter ascoltare la propria musica nell'acqua è impagabile.

Ogni canzone permette di fare un allenamento con molta più carica. Mentre le melodie più soft ti mettono voglia di fluttuare nel blu, e lasciarsi andare, sorridere. Quasi non si vorrebbe più tornare a galla, se non fosse per quell'ossigeno così necessario...

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